Carl Gustav Jung
Le differenze tra Freud e Carl Gustav Jung sono profonde. L’obiettivo dell’analisi junghiana A differenza di Freud è aiutare l’individuo nel suo percorso di realizzazione di sé, che è l’obiettivo della sua esistenza. La concezione junghiana vede lo sviluppo individuale intersecarsi con quello dell’umanità; ogni individuo contiene infatti in sé le tracce delle esperienze passate e gli esseri umani.
La libido e l'attività simbolica:
Il punto da cui si origina la separazione di Jung da Freud riguarda la concezione della libido vista come un’energia vitale più generale, presente anche, ma non solo, nella pulsione sessuale. Nel processo evolutivo individuale si evidenzia un contrasto tra le esigenze pulsionali e la necessità di prendere le distanze da esse; questa contrapposizione può essere superata attraverso l’attività simbolica. Il simbolo svolge un ruolo importante nel processo di individuazione poiché attraverso di esso possiamo esprimere ciò che non riesce ad essere espresso con la parola.
L'inconscio collettivo e gli archetipi:
L'inconscio junghiano contempla un inconscio collettivo, che contiene tracce del passato umano. Nell'inconscio collettivo sono presenti gli archetipi, immagini primordiali universali, la Madre, la Nascita, l'Eroe, il Fanciullo, il Vecchio, l'Animale. Gli archetipi, presenti nell'esperienza passata dell'umanità, sono presenti anche in ciascuno di noi, poichè parte dall'inconscio collettivo. Essi acquistano contenuto nelle esperienze che facciamonella vita quotidiana.
Anima, Animus, Persona, Ombra:
Jung chiarisce gli archetipi introducendo il concetto di anima, che costituisce le componenti femminili nella personalità maschile, che si traducono in caratteristiche come la sensibilità o l'intuizione; l'animus, che è la parte maschile nella personalità femminile e si manifesta con caratteristiche come forza, determinazione e intraprendenza; la persona che è l'immagine pubblica dell'individuo: è il ruolo che giochiamo di fronte agli altri; l'ombra che è una componente psicologica irrazionale istintiva e animalesca; essa rappresenta le tendenze istintive e infantili.
Estroversione, introversione e funzioni psicologiche:
Nell'opera "Tipi psicologici" Jung elabora una tipologia che riguarda le modalità di atteggiamento nei confronti del mondo esterno e interiore. Lo psicanalista individua due orientamenti principali: l'estroversione e l'introversione. L'estroverso dirige la sua libido verso il mondo e le attività esterne, mentre l'introverso è concentrato sul proprio mondo interiore.
A questa distinzione si accompagna l'individuazione di quattro funzioni psicologiche che caratterizzano l'individuo e possono combinarsi con la tendenza all'introversione o all'estroversione:
A questa distinzione si accompagna l'individuazione di quattro funzioni psicologiche che caratterizzano l'individuo e possono combinarsi con la tendenza all'introversione o all'estroversione:
- il pensiero: una funzione razionale che ci permette di capire la realtà;
- il sentimento: una funzione razionale che ci rivela se qualcosa è piacevole o spiacevole;
- la sensazione: una funzione irrazionale che corrisponde alla percezione sensoriale
- l'intuizione: una funzione irrazionale che indica la provenienza e il fine di una cosa
Talvolta il soggetto non riesce ad adattarsi alla realtà e a soddisfare le sue esigenze evolutive. Può insorgere allora la nevrosi che è il risultato di un conflitto con l'ambiente circostante. Si può trattare di un complesso di inferiorità o di un complesso paterno o legato ad altri aspetti della vita individuale. Quando l'individuo non è in grado di controllare uno o più complessi, questi possono arrivare a dominare la vita del soggetto. La terapia mira allora al recupero dei contenuti inconsci, per ottenere indicazioni sulla via da seguire per proggettare il proprio futuro. L'obbiettivo è la ripresa del processo di sviluppo che porta alla realizzazione del se.
L'interpretazione dei sogni:
Jung riconosce nel sogno l'espressione dell'inconscio, che si rivela sotto forma di imaggine simbolica. Non esiste un criterio unico di interpretazione, Jung infatti, non distingue tra contenuto manifesto e contenuto latente: il contenuto del sogno si presenta in modo caotico e confuso non perchè sia stato mascherato bensi perchè esprime le carateristiche dell'inconscio. Deve allora essere interpretato per individuarne i significati e gli elementi inconsci rappresentati.
Commenti
Posta un commento