Passa ai contenuti principali

Antropologia



COMUNICAZIONE ORALE E COMUNICAZIONE SCRITTA



Fino a non molto tempo fa esistevano le cosiddette società a oralità primitiva. Si tratta di società che non conoscevano alcuna forma di scrittura. Oggi queste società non esistono più.
Esistono però delle società i cui componenti sanno che cos'è la scrittura ma non la usano o raramente.
La scrittura comparve in Mesopotamia con il popolo dei sumeri ed è conosciuta come scrittura cuneiforme. 
La scrittura alfabetica risale al XIV secolo a. C. e fu inventata dai fenici.
Gli attuali cantastorie e poeti hanno un modo di recitare simile a quello dei poeti-cantori dell’antichità   e trasmettono i loro testi attraverso metodi orali. Per imparare le storie essi si affidato a tecniche mnemoniche.

QUESTIONI DI INTELLIGENZA

Tutti gli esseri umani possiedono analoghe potenzialità intellettuali e esse prendono direzioni diverse a seconda del contesto sociale e culturale. Esse si dividono in:
•astrazione: capacità di isolare un aspetto da un complesso di elementi;
•categorizzazione: capacità di raggruppare gli elementi in gruppi;
•induzione: capacità di procedere dallo specifico al generale;
•deduzione: capacità di passare dal generale allo specifico.

Queste capacità vengono adattate a diverse strategie funzionali, le quali dipendono da fattori sociali, culturali, psicologici, affettivi. Gli individui provenienti da ambiti culturali diversi, si rapportano al mondo sul piano cognitivo diversamente. Questi stili cognitivi oscillano tra due estremi ideali: uno stile cognitivo globale e uno stile cognitivo articolato. Il primo è caratterizzato da una disposizione cognitiva che parte dalla totalità del fenomeno per giungere agli elementi di cui si compone. Lo stile articolato parte dalla considerazione dei singoli elementi per giungere poi alla totalità. Tutti gli esseri umani attualmente tendono a comportarsi a seconda delle situazioni in cui si trovano a esercitare la propria attenzione e ragionamento.

Commenti

Post popolari in questo blog

SOCIOLOGIA: Potere informale e autorità

Max Weber individua una forma di potere, che egli descrive come la probabilità che ha un certo soggetto ha di imporre la propria volontà all'interno di una relazione sociale. Esiste dunque una manifestazione generalizzata e informale del potere, consistente nella capacità di ottenere qualcosa contro la volontà altrui, senza necessariamente dover ricorrere a dei comandi espliciti. Le disuguaglianze nella distribuzione del potere non sono un prodotto esclusivo della società istituzionalizzata, ma hanno una radice più profonda nella natura dei rapporti umani in generale. Il potere non è solo un fatto istituzionale e burocratico: ogni interazione tra gli uomini è in qualche modo aperta all'istaurazione di rapporti di potere. L'autorità  Da un lato ci sono le relazioni di potere informali, che pervadono tutte le interazioni sociali; dall'altro lato ci sono le relazioni di potere istituzionalizzate, cioè  rese formali e ufficiali da un sistema di posizioni e di ruoli ac...

SOCIOLOGIA

LE ISTITUZIONI TOTALI L’individuo tende a dormire, a divertirsi e a lavorare in luoghi diversi, con compagni diversi, sotto diverse  autorità  o senza alcuno schema razionale: caratteristica principale delle istituzioni totali può essere appunto ritenuta il dover “manipolare” molti bisogni umani per mezzo dell’ organizzazione burocratica  di intere masse di persone, sia che si tratti di un fatto necessario o di mezzi efficaci cui la  comunità  ricorre in determinate circostanze. Secondo l’autore, l’ istituzione totale  è un “ibrido sociale”, in parte comunità residenziale, in parte organizzazione formale e se ne possono distinguere cinque categorie: – le istituzioni nate a tutela di incapaci non pericolosi ( case di riposo per anziani ); – luoghi adeguati a tutelare e tutelarsi da coloro che, incapaci di badare a se stessi, rappresentano un potenziale pericolo, anche se non intenzionale, per la comunità ( ospedali psichiatrici ); – istituzioni ...