A poco a poco Freud raccoglie intorno a se un gruppo di medici che condividono il suo approccio e cominciano a lavorare applicando il suo metodo. L'obbiettivo di Freud è quello di costruire una teoria coerente e condivisa che allontani il rischio di interpretazioni devianti.
La teoria freudiana esce dai ristretti confini austriaci per diffondersi in altri stati europei e negli stati uniti, in seguito cominciarono a crearsi le società psicoanalitiche, e infine, nel 1910, prende avvio la società psicoanalitica internazionale.
Il gruppo psicoanalitico è molto coeso e centrato sulla forte personalità di Freud, ma ben presto contrasti e posizioni differenti emergono all'interno del movimento, portando a numerose scissioni.
Alfred Adler
Alfred Adler è il primo eretico che si distacca dalla Società psicoanalitica. Egli ritiene che bisogna considerare gli elementi sociali nell'esperienza dell'individuo: la nevrosi dipende dalle relazioni che l'individuo stabilisce con gli altri esseri umanie dal senso di indadeguatezza individuale. L'individuo infatti aspira alla superiorità, per superare un complesso di inferiorità che caratterizza la sua volontà di affermazione, il quale Adler nei primi scritti chiama volontà di potenza. Lo sviluppo individuale si configura quindi come tentativo di compensare e di ribaltare il senso di inferiorità, come un tentativo di attribuire un senso alla propria vita.
Carattere della nevrosi e terapia:
Adler considera la nevrosi come un’accentuazione del senso di inferiorità, determinata dal contesto familiare e sociale, e sottolinea come nelle nevrotico prevalga la dimensione individuale su quella collettiva. Il soggetto nevrotico tende a conseguire la metà dell’autorealizzazione in modo asociale, pretendendo che la società possa soddisfare i suoi desideri egoistici e sviluppando aggressività se questo non avviene. La terapia attribuisce un forte peso alla dimensione cosciente prevede un confronto diretto e aperto tra terapeuta e psicanalista, una libera discussione attraverso la quale il paziente è rieducato alla relazione sociale e aiutato a conciliare aspirazioni individuali ed esigenze sociali.
La teoria freudiana esce dai ristretti confini austriaci per diffondersi in altri stati europei e negli stati uniti, in seguito cominciarono a crearsi le società psicoanalitiche, e infine, nel 1910, prende avvio la società psicoanalitica internazionale.
Il gruppo psicoanalitico è molto coeso e centrato sulla forte personalità di Freud, ma ben presto contrasti e posizioni differenti emergono all'interno del movimento, portando a numerose scissioni.
Alfred Adler
Alfred Adler è il primo eretico che si distacca dalla Società psicoanalitica. Egli ritiene che bisogna considerare gli elementi sociali nell'esperienza dell'individuo: la nevrosi dipende dalle relazioni che l'individuo stabilisce con gli altri esseri umanie dal senso di indadeguatezza individuale. L'individuo infatti aspira alla superiorità, per superare un complesso di inferiorità che caratterizza la sua volontà di affermazione, il quale Adler nei primi scritti chiama volontà di potenza. Lo sviluppo individuale si configura quindi come tentativo di compensare e di ribaltare il senso di inferiorità, come un tentativo di attribuire un senso alla propria vita.
Carattere della nevrosi e terapia:
Adler considera la nevrosi come un’accentuazione del senso di inferiorità, determinata dal contesto familiare e sociale, e sottolinea come nelle nevrotico prevalga la dimensione individuale su quella collettiva. Il soggetto nevrotico tende a conseguire la metà dell’autorealizzazione in modo asociale, pretendendo che la società possa soddisfare i suoi desideri egoistici e sviluppando aggressività se questo non avviene. La terapia attribuisce un forte peso alla dimensione cosciente prevede un confronto diretto e aperto tra terapeuta e psicanalista, una libera discussione attraverso la quale il paziente è rieducato alla relazione sociale e aiutato a conciliare aspirazioni individuali ed esigenze sociali.
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