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PSICOLOGIA: LA COESIONE E LA MENTALITA' DI GRUPPO

La funzione della coesione:

Quando si parla di interazione dei componenti di un gruppo in realtà ci si riferisce al concetto di coesione, ovvero la tendenza del gruppo a sopravvivere, mantenendo la sua composizione interna attraverso il legame che unisce ogni membro e porta il sacrificio degli interessi individuali per favorire quelli collettivi. Si tende a mantenere un comportamento conforme per soddisfare il desiderio di consenso e approvazione: i membri di un gruppo che si aspettano l’uno dall’altro determinati comportamenti non richiesti invece hai non appartenenti.



e la sua misurazione:

Alcuni studiosi di psicologia sociale hanno messo a punto un metodo per misurare il grado di coesione di un gruppo e l’eventuale formazione di sottogruppi. Questo metodo è stato introdotto da Jacob Levy Moreno e prende il nome di sociometria. Esso consiste nel chiedere ad ogni membro di un gruppo di indicare chi preferisca tra gli individui del gruppo stesso; in seguito i risultati sono raccolti e ordinati in una rappresentazione grafica, detta socio gramma.

Gli effetti della mentalità di gruppo:

Il bisogno di consenso dei membri di un gruppo però può originare conseguenze non totalmente positive: la mentalità di un gruppo infatti tende a distorcere i processi decisionali, poiché fa in modo che vengano presi in considerazione poche alternative. Come sostiene Leon Festinger una volta entrati a far parte del gruppo è necessario rispettarne le regole interne per continuare ad appartenervi: le regole sono necessarie al raggiungimento degli obiettivi comuni. Secondo la teoria dell’impatto sociale formulata da Bibb Latenè più il gruppo è ampio forte e vicino dal punto di vista spaziale e temporale, più è possibile influenzare il deviante. L’ampiezza del gruppo può dar vita inoltre un fenomeno detto inerzia sociale: quando si è in tanti a svolgere un compito, alcuni tendono a defilarsi da impegno responsabilità. 

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