Passa ai contenuti principali

Domande di Sociologia

pagina 214

1. Il mutamento sociale è l'alterazione nel corso del tempo dei modelli di ordine sociale.
2. E’ originato da fattori interni della società quando vi sono variazioni demografiche e/o mutamenti culturali.
3. Con l’espressione “comportamento collettivo” s’intende il momento in cui un insieme di individui agisce e ha degli effetti sulla società senza fare affidamento su un sistema codificato di ruoli e posizioni, quindi quando l'azione avviene in un contesto destrutturato.

pagina 217

1. Le cause del conflitto sociale sono la divergenza di obbiettivi, la scarsità e maldistribuzione delle risorse sociali e l’incertezza delle norme sociali.
2. Il conflitto tra gruppi influenza la società perché molto spesso si contrappongono le classi protagoniste del vivere associato e provocano una spaccatura nella società.
3. Il conflitto sociale può aumentare la coesione interna del gruppo e può creare delle forme d’interazione regolata con il gruppo antagonista.

pagina 220

1. Le norme di comportamento possono facilitare il conflitto sociale perché spesso sono imprecise, flessibili e dai confini sfumati.
2. Per devianza s’intendono tutti gli atti e i comportamenti che deviano le  norme.
3. La società cerca di scoraggiare i comportamenti devianti tramite l’uso di sanzioni.
4. I comportamenti devianti, per la sociologia, non sono sbagliati ma sono diversi da quelli tenuti dalla maggioranza dei soggetti sociali.

pagina 224

1. Un individuo può trasformarsi in un criminale se commette un crimine, dunque viene identificato come trasgressore di norme e come tale viene indicato alla pubblica disapprovazione.
2. ”Stigmatizzazione” significa indignata ed energica disapprovazione.
3. Il carcere può innescare gli stessi comportamenti devianti che cerca di eliminare perché è il luogo in cui i piccoli delinquenti vengono a stretto contatto con la criminalità e quindi ne subiscono il fascino, ne apprendono le regole e ne imparano i trucchi.
4. All’origine di una carriera deviante c’è la trasgressione delle leggi e altre condizioni.

Commenti

Post popolari in questo blog

SOCIOLOGIA: Potere informale e autorità

Max Weber individua una forma di potere, che egli descrive come la probabilità che ha un certo soggetto ha di imporre la propria volontà all'interno di una relazione sociale. Esiste dunque una manifestazione generalizzata e informale del potere, consistente nella capacità di ottenere qualcosa contro la volontà altrui, senza necessariamente dover ricorrere a dei comandi espliciti. Le disuguaglianze nella distribuzione del potere non sono un prodotto esclusivo della società istituzionalizzata, ma hanno una radice più profonda nella natura dei rapporti umani in generale. Il potere non è solo un fatto istituzionale e burocratico: ogni interazione tra gli uomini è in qualche modo aperta all'istaurazione di rapporti di potere. L'autorità  Da un lato ci sono le relazioni di potere informali, che pervadono tutte le interazioni sociali; dall'altro lato ci sono le relazioni di potere istituzionalizzate, cioè  rese formali e ufficiali da un sistema di posizioni e di ruoli ac

PSICOLOGIA: IL POTERE E LA FIGURA DEL LEADER

Le diverse forme di potere: l potere è la possibilità che un individuo pensare e controllare il comportamento altrui e si esprime in diverse forme: il potere di ricompensa, cioè la possibilità di attribuire gratificazione materiali o simboliche; Il potere coercitivo, cioè la possibilità di imporre sanzioni punizioni; il potere legittimo, basato sulla condivisione da parte di un gruppo di determinati valori e norme; il potere di esempio, per cui le persone si identificano in colui che detiene il potere; potere di competenza, per cui un individuo o un gruppo riconoscono una persona conoscenze specifiche in un determinato ambito. I diversi tipi di leadership: Il leader è colui che esercita maggiore influenza sugli altri membri del gruppo, facilitando il raggiungimento di un obiettivo comune. Solitamente ha uno status più elevato, fa rispettare le norme e detiene il maggior numero di informazioni all’interno del gruppo. La leadership assolve due funzioni ben precise: q

PEDAGOGIA: Francke e il pietismo

Nella seconda metà del Seicento sorse in Germania un nuovo movimento religioso, detto pietismo , il quale mirava a recuperare l'originario messaggio di Lutero. Il fondatore fu il pastore Philipp Jakob Spencer, suo allievo fu August Hermann Francke al quale si deve l'elaborazione della pedagogia pietistica. Francke attraversò un periodo di crisi religiosa che lo portò a pensare alla sua vita e alla sua missione; si rese conto della povertà materiale e morale della gioventù e si dedicò con instancabile attivismo all'educazione dei giovani. Diede vita e scuole differenziate per ceto e per genere. I bambini del suo orfanotrofio, oltre ad imparare a leggere, scrivere ed a fare i conti, studiavano anche le materie scientifiche. I ragazzi sceglievano le discipline in cui meglio riuscivano, senza essere obbligati a frequentarle tutte. Francke fu fondatore di una disciplina molto rigida. La contraddizione fra la durezza disciplinare e il rispetto delle capacità del singolo